Foto di Nancy P.
Sport cinofili

Motivazione… Questa (s)conosciuta!

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Mentre mi trovo seduta in aereo, di ritorno da un seminario in Belgio, ispirata dai giorni trascorsi mi ritrovo a scrivere riguardo uno degli argomenti principe dell’obedience:

la MOTIVAZIONE.

Troppo spesso durante i seminari che tengo o nelle più varie occasioni incontro cani che risultano parecchio carenti a riguardo!

Mi rivolgo a chi legge in questo momento: il tuo cane non gioca?

Oppure gioca solo con determinate tipologie di oggetti (ad esempio solo la pallina)?

Il tuo cane preferisce guardare le nuvole, i fili d’erba, le farfalle che passano piuttosto che fare gli esercizi?

Il tuo cane ingurgita qualsiasi cosa ma di giocare non se ne parla nemmeno?

Gli esercizi vengono svolti ad una velocità tale per cui la nonna di 90 anni sarebbe più rapida?

E potrei continuare con molti altri esempi…

se la risposta ad una di queste domande è “si”…..

Bè continua la lettura!!! ??

Per quella che è la mia concezione di obedience ritengo esistano delle abilità di base fondamentali senza le quali

non vado avanti nell’addestramento del mio cane..

Ovviamente queste riflessioni fanno parte del mio modo di interpretare questa disciplina…ci sono molte “scuole” differenti…non pretendo di avere la verità assoluta

Dicevo abilità di base, non necessariamente in ordine di importanza:

Il Gioco:

spesso mi sento dire:” il mio cane gioca solo con la pallina, solo con la treccia, solo se faccio tira e molla, solo.., solo..,”

Bene la mia prima regola è eliminare la parola “solo” dal vocabolario!

Voglio un cane motivato a mille su tutto: sulla palla, sul tira e molla e, moltissimo, sul gioco fermo per terra.

In più voglio un cane che riporta veloce e volentieri e che scambia tra due giochi

Voglio avere la possibilità di lavorare con qualsiasi cosa e di scegliere successivamente in base al tipo di cane e di esercizio quale sia il gioco migliore.

Altrimenti è il cane o meglio, spesso, il mancato lavoro a scegliere per me!

Preferisco avere una cassetta degli attrezzi fornitissima e scegliere io quali pezzi usare!

Foto di Nancy P.

Ovviamente creare questa motivazione in alcuni cani richiede tempo…

bene io questo tempo me lo prendo tutto fino a quando non sono soddisfatta..

Fino ad allora certi esercizi come il riporto o il box non li guardo nemmeno!

Richiamo:

non è possibile pretendere di fare obedience senza avere controllo del proprio cane.

Un perfetto richiamo in ogni situazione è la prima regola

Focus:

fin da cucciolo lavoro per ottenere questa benedetta attenzione.. Inutile montare chissà quale esercizio se ogni due per tre il cane mi molla per andare a farsi i fatti suoi

Target:

strumento utilissimo, lavoro in modo da avere un target zampe anteriori molto veloce e motivato

Shaping:

utilizzo alcuni esercizi per aprire la testa del cane e insegnargli a proporre.

Non sono una fanatica dello shaping e ovviamente il tutto deve essere fatto mettendo i comportamenti bene sotto comando per evitare di avere successivamente un cane che propone mille cose al secondo.

Valuto in ogni cosa il cane che ho davanti: esistono tipologie di cani che per me non devono lavorare in shaping o comunque poco e in modo sporadico.

Rinforzo Sociale:

faccio sì che per il mio cucciolo sia importante e gratificante questo tipo di rinforzo che sarà fondamentale per creare connessione tra un esercizio e un altro in gara e anche per mettere il mio cane nel “mood” corretto a seconda del tipo di rinforzo sociale in funzione dell’esercizio che vado ad affrontare

Controllo:

argomento delicato che meriterebbe una trattazione separata…

penso sia fondamentale avere controllo del proprio cane..

prima di tutto nella vita poi per quanto riguarda lo sport!

Nel caso specifico dell’obedience anche qui valuto in base al cane..ci sono soggetti e razze dove è bene porre molta attenzione a riguardo (ad esempio la maggior parte dei Malinois con il gioco) altri casi dove posso permettermi più libertà: la potenza è nulla senza controllo, ma il controllo ad esempio del gioco, su un cane che di per sé non ha motivazione non lo trovo affatto utile.

Concludo dicendo che penso che il primo anno obediencistico per un cane (che sia cucciolo o che inizi da adulto) sia fondamentale: dico anno ma è un tempo indefinito…

É quel periodo che serve al mio cane per sviluppare tutte le abilità sopra citate. Quello che viene dipinto in questo periodo è un quadro che con grande fatica potrà essere modificato in futuro..

Quindi partire con il piede giusto è fondamentale ed evita di dover fare successivamente passi indietro!

Nel mio dipinto voglio motivazione, voglio un cane che dà il 100% di se stesso.. Se non vedo il mio cucciolo spingere come potrebbe mi interrogo se quello che sto usando sia davvero il metodo giusto per lui..

Una grande dell’obedience internazionale un giorno mi disse:

“non voglio correre il rischio di avere un cane lento e demotivato, ci sono cani che con il tempo mettono più motore negli esercizi da soli , altri no…

Nel dubbio lavoro fin da subito per ottenere questo”…

Sposo assolutamente questa filosofia!
Potete commentare questo articolo per confrontarvi sulle vostre esperienze e scambiare due chiacchiere con Anna!
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Anna Scelsa

Pratico per anni equitazione seguendo la Scuola della Leggerezza di Philippe Karl (metodo etologico): i cani sono da sempre presenti in casa mia. Frequento un corso di educazione di base con Daniele Bertino all’età di 11 anni con il mio cane di allora, Kira, un incrocio pastore belga – collie. Li avviene il mio primo incontro con la razza Border Collie… Anni dopo arriva Nina (Gingerbell Y Ahora Que) con cui pratico l’obedience arrivando a gareggiare in classe 3. Nel 2017 partecipo con Nina al Campionato del Mondo di Obedience classificandoci prime di giornata e quarte in finale!! Anche quest'anno siamo state selezionate per rappresentare l'Italia ai WCH 2018. Vivo con altri 4 border collie: Adelina "Gingerbell Invidia" (obedience classe 2), Moss "Shep world fields of gold at gingerbell" con cui pratico sheepdog, Lyn "Gingerbell for us in DK" in preparazione per obedience e agility e Summy "Gingerbell Midsummer" madre di Nina e di proprietà della mia grande amica Valeria, ora scomparsa. La preparazione dei miei cani in Obedience è stata seguita in gran parte da Valeria Maranò (senza la quale non sarei dove sono ora), con il supporto tecnico di Anna Maria Cini e Carlo Colafranceschi. Negli ultimi due anni ho sposato la filosofia di addestramento di Christa Enqvist (Finlandia) che mi ha condotto ai recenti risultati E’ stata per me molto importante anche l’influenza di Elisabetta Riccardi Candiani, titolare dell’allevamento Gingerbell, e dell’amico Mirko Barrera. Pratico agility con Arianna Capitale e non avrei potuto trovare istruttrice migliore! Sono seguita in sheepdog dalla mitica Alessandra Ottino. Insegno obedience.. Come dicono alcuni miei allievi "perché tu prendi anche quelli come noi" (riferendosi a cani di razze particolari o non molto performanti).. Adoro lavorare i binomio a cui pochi darebbero credito e vedere come il lavoro e l'amore per il proprio cane portino dei meravigliosi risultati...

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