Chiusa una pensione per animali abusiva a Vimercate: la titolare non aveva ottenuto le necessarie autorizzazioni

Una pensione per cani di Vimercate, località situata vicino a Milano, è stata chiusa dai carabinieri del Nas di Milano a seguito della scoperta che la sua attività era abusiva e non aveva le dovute autorizzazioni. L’operatrice del centro, una donna italiana di 31 anni, ospitava i cani senza aver mai registrato la sua attività presso gli enti competenti.

Secondo quanto riferito dai militari in una nota e citato da ANSA, le strutture che offrono servizi di ricovero per animali d’affezione devono essere registrate nell’anagrafe degli animali d’affezione, da parte della Agenzia di Tutela della Salute (Ats) territorialmente competente. Per ottenere il nulla osta e avviare legalmente l’attività, è necessario presentare una “segnalazione certificata di inizio attività” (Scia) al comune, il quale coinvolge anche la Ats per verificare il rispetto dei requisiti richiesti. Tuttavia, la titolare non avrebbe mai eseguito tale procedura.

La donna è stata sanzionata con una multa amministrativa di mille euro per violazione all’articolo 12 del regolamento regionale n. 2 del 13.04.2017.

L’episodio evidenzia l’importanza di seguire le procedure legali per garantire la sicurezza e il benessere degli animali ospitati nelle strutture per animali d’affezione.

Il caso di questa pensione abusiva per cani a Vimercate serve come monito a coloro che desiderano avviare una struttura simile e sottolinea la necessità di informarsi adeguatamente sulle normative vigenti per evitare sanzioni e garantire la corretta gestione degli animali al loro interno.

Aprire una pensione per cani o un asilo per cani in regola richiede di seguire alcune linee guida e normative per garantire il benessere e la sicurezza degli animali ospitati.

Ecco cosa è necessario considerare per avviare una struttura del genere nel rispetto delle regole:

1. Scegliere una casa con terreno distante dal vicinato: È importante che la struttura sia isolata per evitare di disturbare i vicini e proteggere i cani da eventuali rumori molesti, come i botti di fine anno.
2. Ottenere una concessione edilizia per costruire i box: La costruzione dei box per ospitare i cani richiede un’autorizzazione edilizia da parte del comune competente.
3. Presentare un progetto per un impianto fognario dedicato ai cani: La struttura deve disporre di un sistema di smaltimento delle acque reflue e dei rifiuti prodotti dagli animali, in conformità con le normative locali.
4. Aree verdi di sgambamento recintate in sicurezza: È fondamentale garantire spazi verdi recintati e sicuri in cui i cani possano correre e giocare liberamente.
5. Reparto infermeria: La pensione o l’asilo per cani deve prevedere un’area dedicata alle cure mediche e al primo soccorso per gli animali ospitati.
6. Box di isolamento: Per prevenire la diffusione di malattie e garantire la sicurezza di tutti gli animali, è necessario disporre di box di isolamento per i cani che ne hanno bisogno.
7. Reparto toelettatura: La struttura dovrebbe offrire servizi di toelettatura per garantire l’igiene e il benessere degli animali ospitati.
8. Magazzino per cibo e attrezzature: È importante avere uno spazio adeguato per conservare il cibo e le attrezzature necessarie per la cura e il mantenimento dei cani.
9. Ufficio con toilette per i clienti: La struttura deve prevedere uno spazio dedicato all’accoglienza dei clienti, compresa una toilette a loro disposizione.
10. Preferire zone collinari: Scegliere un’area collinare per la struttura può aiutare a limitare l’esposizione al caldo e agli insetti molesti, garantendo così un ambiente più confortevole per i cani.

Seguendo questi consigli e rispettando le normative locali e regionali, è possibile avviare una pensione o un asilo per cani nel pieno rispetto delle regole e garantendo il benessere degli animali ospitati.