“Educare alla denuncia: ecco la guida per riconoscere e segnalare i combattimenti tra cani”
Humane Society International/Europe e la Fondazione CAVE CANEM ONLUS hanno pubblicato una guida per aiutare i cittadini a riconoscere i segnali e denunciare la presenza di combattimenti tra cani.
Questo progetto ha lo scopo di fornire strumenti alle Forze di Polizia e a figure professionali come medici veterinari ed educatori cinofili per combattere il fenomeno dei combattimenti tra cani e di educare la popolazione a riconoscerlo e denunciarlo.
La guida, gratuita e scaricabile dal sito www.iononcombatto.it, fornisce ai lettori informazioni sul fenomeno dei combattimenti tra animali, che coinvolge diverse specie animali, tra cui i cani, ed è collegato a crimini organizzati come traffico di droga e di armi, pedo-pornografia e scommesse illegali. Puoi accedere direttamente cliccando qui
In Italia, i combattimenti tra cani sono un reato punito dall’articolo 544-quinquies del Codice penale.
La guida fornisce inoltre informazioni precise sulle attività legate ai combattimenti tra animali, che causano gravi danni fisici e psicologici ai cani addestrati per combattere, ai “sparring partners”, ovvero gli altri cani usati per l’addestramento brutale dei combattenti, e alle fattrici, obbligate a riprodursi per portare avanti le linee genetiche “vincenti”.
Una sezione della guida è dedicata alle attrezzature, agli strumenti e ad altri segni che possono indicare la presenza di combattimenti tra cani o attività propedeutiche agli stessi, come la detenzione a catena, la presenza di cicatrici, vitamine, medicinali e farmaci veterinari, tapis roulant, “spingpoles”, “jenny mills” o “cat mills”, bastoni “apribocca” e gabbie di contenimento per l’accoppiamento.
Federica Faiella, Vicepresidente della Fondazione CAVE CANEM e Martina Pluda, Direttrice per l’Italia di HSI/Europe, invitano i cittadini a denunciare qualsiasi attività criminosa in danno agli animali. “I combattimenti tra cani sono una pratica criminosa e sanguinaria, ancora diffusa in Italia, nonostante sia illegale da molti anni e fortemente contestata dall’opinione pubblica. Prima di sporgere una denuncia, può essere utile avere maggiore chiarezza sulle tipologie e razze di cani più frequentemente utilizzate, sui diversi ruoli che i cani ricoprono e quali sono gli oggetti o le situazioni che possono indicare la presenza di combattimenti o altre attività ad essi collegate.”