Tempo fa… venne un signore in negozio, chiedendo una scatoletta naturale al pollo per il suo gatto, la discussione più o meno si svolse così:
Lui: Buongiorno ha delle scatolette di pollo al naturale della xxx per un gatto?
Io: Coscia, petto o filetto? (Tralasciamo i commenti in merito…)
Lui: Filetto, il mio gatto mangia solo il filetto.
Io: Guardi non c’è il filetto nel formato da gatto, ma di peso e composizione in pratica equivalente, c’è il filetto nella scatoletta da cane.
Lui: eh no, assolutamente no!
Io: Guardi, l’etichetta è identica, il peso pure, il costo è anche inferiore, ne apro una per farle vedere che il contenuto è il medesimo, cioè filetti di pollo.
Apriamo la scatoletta e…
Lui: Si il contenuto sembra lo stesso, però questo è pollo da cane, a me serve il pollo da gatto.
Io (perplesso): Mi scusi, ma il pollo è pollo, non c’è pollo da cane e pollo da gatto, se no, ci sarebbe anche il pollo per persone!
Lui (risoluto): Si sbaglia! sono tre polli diversi!
Ammetto la sconfitta, non ribatto e saluto il cliente.
Non pensavate che la selezione che l’uomo ha fatto sugli animali da reddito, si fosse spinta così oltre, vero?
Prossima volta che vedrete della carne di pollo, interrogatevi se sia pollo da cane, pollo da gatto o pollo per umani.