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Il comportamento alimentare del Lupo: evoluzione alimentare dei canidi dal lupo al cane

Panoramica sull’evoluzione del comportamento alimentare dei canidi, dal lupo al cane.

(articolo uno) Dalla rubrica di Dogsportal.it dedicata all’alimentazione del cane raccontata dal nutrizionista veterinario

Perché ci interessa il comportamento alimentare del lupo?

Il lupo grigio (Canis lupus) è l’antenato del cane, ma allo stesso tempo è un animale ancora esistente in natura.

La conoscenza e lo studio del suo comportamento alimentare fornisce al proprietario del cane odierno importanti indicazioni, anche se, come vedremo nei prossimi articoli, l’evoluzione e il processo di domesticazione hanno apportato notevoli cambiamenti.

La collaborazione durante la caccia

Il branco rappresenta la base della società dei lupi.

È costituito da membri appartenenti allo stesso nucleo familiare similmente a quanto avviene nella società umana, di conseguenza vige un comportamento altruistico tra i componenti. 

Il branco non attacca prede a caso, ma seleziona in base a specie, età e sesso, al fine di ridurre al minimo il rischio che qualche soggetto del gruppo vada incontro a lesioni o eventualmente a morte.

Se una battuta di caccia ha successo, tutti i membri del gruppo acquisiranno una quota della carcassa.

I lupi attuano una profonda comunicazione intraspecifica per evitare di scontrarsi tra loro durante la spartizione della risorsa alimentare. La condivisione del cibo non deve arrecare alcun danno ai membri, in quanto la sopravvivenza del branco dipende dalla buona salute di ciascuno. A questo scopo, vengono messi in atto specifici rituali per evitare l’innescarsi di scontri che priverebbero il gruppo di preziose energie. 

L’ordine di approvvigionamento alla carcassa dipende dallo status sociale e dal fabbisogno alimentare di ciascun soggetto; gli animali giovani, per esempio, non sono coinvolti nel processo di competizione e spartizione della risorsa alimentare. 

Le caratteristiche della dieta del lupo

La preda viene divorata seguendo un ordine: inizialmente le attenzioni sono rivolte alle cavità interne contenenti gli organi addominali e toracici, passando poi alle grandi masse muscolari dei quarti posteriori, collo e carcassa, lasciando per ultime le vertebre e la testa. Grazie ai denti carnassiali (chiamati anche ‘ferini’), i lupi sono in grado di tagliare i tessuti animali e frantumare i materiali più difficili come ossa, tendini, cartilagini e pelle. 

Il profilo di proteine-grassi-carboidrati selezionato dai lupi è risultato essere di 54-45-1% dell’energia.

Le varie componenti della preda sono fonti di diversi nutrienti:

  • gli organi interni come cuore, polmone, milza, reni e, in particolare fegato, sono ricchi di vitamine e minerali, oltre che di proteine e grassi. Non a caso, dunque, vengono consumati per primi. 
  • le masse muscolari che apportano principalmente proteine non sono la prima parte ad essere ingerita, come invece molti potrebbero pensare. 
  • le ossa sono fonti di minerali, soprattutto di calcio.
  • il grasso deriva dal tessuto adiposo, presente a livello sottocutaneo oppure estratto dal midollo osseo. 
  • anche il tessuto connettivo e gli annessi cutanei (come il pelo) hanno un ruolo: facilitano il transito gastroenterico. 

Non c’è trippa (verde) per lupi

Al contrario di quanto alcuni pensano, diversi studi scientifici hanno rilevato che i lupi non consumano il contenuto ruminale degli ungulati; ne assumono solo accidentalmente se il rumine si lacera ed il contenuto fuoriesce, spargendosi sulle altre parti della carcassa. Non nutrendosi del contenuto ruminale, questo, insieme alle ossa infrangibili, sono spesso le uniche parti della carcassa che si rinvengono nell’ambiente dopo il banchetto del branco, rimanendo a disposizione degli animali spazzini. 

Basandosi sui risultati di diversi studi che effettuano analisi sul contenuto gastrico e fecale del lupo, è stato tracciato il suo profilo alimentare: il lupo è considerabile un carnivoro stretto, in quanto la componente vegetale risulta quasi trascurabile. 

Il consumo di erba, tuttavia, sembra essere intenzionale in alcune fasi specifiche della vita. Secondo alcune teorie, potrebbe essere un tentativo per ridurre l’attecchimento dei parassiti intestinali (nematodi). L’infestazione parassitaria negli animali selvatici talvolta risulta massiva, pertanto è plausibile che gli animali cerchino sollievo.

“Mangiare come un lupo” è un detto che ha un fondo di verità? 

Decisamente sì, i lupi mangiano molto velocemente in quanto l’accesso al cibo potrebbe venire negato in qualunque momento. A causa dell’incertezza legata alla caccia, i lupi si sono adattati ad un modello di foraggiamento definito “festa o carestia” (dall’inglese “feast or famine”). Non sono “programmati” per alimentarsi giornalmente: possono infatti esserci periodi di scarsità di prede in cui rimangono a digiuno per diversi giorni. Quando riescono a procacciarsi il cibo, l’assunzione risulta massiva, grazie anche alla grande capienza dello stomaco. Possono ingerire fino al 22% del loro peso corporeo, quindi fino a circa 10 kg di alimento durante il primo pasto, poi riposano nelle strette vicinanze della carcassa per alcune ore prima di nutrirsi nuovamente, spolpandola in maniera più accurata.

Nel parco di Yellowstone, un branco di lupi in genere uccide e consuma un alce ogni 2–3 giorni. Sappiamo che i lupi sono in grado di sostenere anche lunghi periodi senza cibo fresco, infatti, nell’estate del 2005, un lupo solitario seguito per 10 settimane mediante GPS, è sopravvissuto spolpando oltre 10 carcasse, la maggior parte delle quali costituite solo da ossa e pelle.

Per ulteriori approfondimenti:

Stahler et al., Foraging and feeding ecology of the gray wolf (Canis lupus): Lessons from Yellowstone National Park, Wyoming, USA. J Nutr. 2006 Jul;136(7 Suppl):1923S-1926S. doi: 10.1093/jn/136.7.1923S.

Bosch et al., Dietary nutrient profiles of wild wolves: insights for optimal dog nutrition? British Journal of Nutrition (2015), 113, S40–S54. doi:10.1017/S0007114514002311.

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LE AUTRICI DI QUESTA RUBRICA

Dottoressa Monica Burroni
Medico Veterinario nutrizionista e autrice di Dogsportal.it
Dottoressa Diana Vergnano
Medico Veterinario nutrizionista e autrice di Dogsportal.it
DMV, EMNDPFTDMV, Dipl. ECVCN
E-mail: vetmonicaburroni@gmail.comE-mail: d.vergnano@nicetofeedyou.it
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