A Pavia muore una donna a causa di un Pit Bull. Incidente? Si. Ma è ora di riflettere un po’.
In una tragica giornata in Oltrepò Pavese, un pitbull è stato l’attore principale di un fatale incidente che ha visto la scomparsa di una signora di 86 anni.
Questo evento getta nuovamente una luce inquietante sulla gestione e l’educazione cinofila di base, spingendoci tutti a dover riflettere sulla reale natura e sulle responsabilità nell’allevamento e la detenzione di determinate razze.
Mentre la notizia della tragedia inevitabilmente desterà emozioni forti e accesi dibattiti, è essenziale considerare i molteplici fattori che influenzano il comportamento del cane. Ogni cane, indipendentemente dalla razza, è un individuo con le proprie esperienze e la propria storia. Ma soprattutto con una specifica memoria di razza.
Ma come possiamo interpretare il comportamento di un pitbull rispetto a, per esempio, un Labrador o un maltese?
Qui risiede la complessità della lettura di un cane.
Alcuni cani come i pitbull, sono stati selezionati per certe caratteristiche fisiche e comportamentali che, se non gestite correttamente, possono portare a incidenti.
LEGGI ANCHE: Il Pit Bull è una razza e vi spiego il perché. Oltre i preconcetti.
Tuttavia, etichettare una razza come “pericolosa” è riduttivo e ingiusto.
La formazione, l’educazione e l’ambiente sono fondamentali.
Sorprende che non ci siano ancora normative chiare sulla formazione obbligatoria per i proprietari o coperture assicurative specifiche. Spesso il pericolo è proprio nei proprietari, nella maggior parte dei casi, si tratta di inconsapevolezza e distrazione, come in questo caso di cronaca. Altre volte di vera e propria criminalità.
È tempo di chiederci: come società, stiamo facendo abbastanza per garantire che ogni cane, indipendentemente dalla razza, venga compreso, rispettato e gestito in modo adeguato?
Forse no, ma allo stesso tempo, stiamo facendo in modo di salvaguardare cani e persone sul territorio? Questo sarà l’ennesimo di una lunga serie di incidenti? Prima di arrivare ad un divieto come in Francia e altri Paesi europei? E’ necessario arrivare a questo? O forse è meglio intervenire seriamente su formazione, controllo, copertura assicurativa e obblighi nella gestione di questi cani?
LEGGI ANCHE: Certe razze, hanno il potenziale per uccidere altri cani. Troppi casi mortali nelle città italiane