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L’allevatore ha grandi responsabilità: ecco perché dev’essere un professionista

Ecco alcune delle frasi che è facile sentire quando si parla di cuccioli e allevamento.

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«Voglio farla accoppiare così potrò avere un cucciolo della mia cagnolina». «Le femmine devono avere i cuccioli almeno una volta nella vita». «Un mio amico ha un maschio della stessa razza della mia, stiamo pensando di farli accoppiare». «Gli allevatori affidabili sono quelli che fanno solo poche cucciolate casalinghe». «E che ci vuole ad allevare i cani? Basta prendere una femmina e farsi mandare il seme per fecondarla, senza neanche muoversi da casa». «Se vuole il pedigree c’è un costo in più».

E vengono i brividi, se pensiamo che l’allevatore è la persona che ha le maggiori responsabilità in assoluto per quanto riguarda salute, equilibrio, serenità e vita futura dei cani di razza. 

Infatti, l’unico modo di allevare che la vera cinofilia può ammettere è quello condotto nel rispetto delle conoscenze mediche, etologiche, genetiche e psicologiche che la scienza ha delineato per la specie Canis lupus familiaris.

Un nostro vecchio meme 🙂

È un lavoro vero e proprio che esige competenze professionali di alto livello, etica e, non meno importante, amore e passione per il cane, creatura preziosa, meravigliosa e unica al mondo.

Tutto ciò che sta al di fuori di questo concetto non è allevamento bensì improvvisazione, pressapochismo, incompetenza, irresponsabilità. E le pessime conseguenze di questo approccio sbagliato ricadono in primo luogo sui cani e, ovviamente, su coloro che li prendono dai non pochi pseudo-allevatori in circolazione.

Stiamo parlando di cani dalla salute fragile, perché frutto di accoppiamenti decisi senza alcuno studio sui riproduttori, sulle linee di sangue oppure in consanguineità ripetuta, soggetti dal carattere instabile che faticano terribilmente a integrarsi nella vita delle loro famiglie perché figli di genitori altrettanto instabili o perché non sono stati sottoposti all’indispensabile processo di abituazione e socializzazione durante il loro periodo sensibile.

Cani che, purtroppo, spesso finiscono in canile o passano l’intera vita prigionieri delle loro paure. Una terribile ingiustizia.

Chiarito, si spera, perché un allevatore debba avere competenze professionali per definirsi tale e non far pagare ai cani il prezzo della sua incompetenza, rimane da capire come acquisirle. Perché non si tratta di competenze comuni ma altamente specialistiche. 

Perché è importante formarsi nei posti giusti?

Three White Samoyed Puppies friendly Sitting together isolated on Black background, front view

Da qualche tempo vengono proposti da alcune entità corsi di formazione specifici e, tra questi, uno che ci ha convinto particolarmente per la qualità dei docenti e dei contenuti è quello organizzato dalla Scuola di Formazione Cinofila “Il Biancospino” di Casteggio (Pavia), riconosciuta Enci, corso fruibile sia in presenza sia come webinar.

Ci ha convinto perché è ampio e completo, partendo dalle origini della specie canina e dalla descrizione delle caratteristiche specifiche a livello etologico sia generale sia di razza, per passare agli aspetti anatomici e fisiologici, a zoognostica, cinognostica, selezione.

Il corso esamina poi tutti gli aspetti legati alla riproduzione del cane, analizza le diverse tipologie di struttura ideate per l’allevamento, l’igiene, le pratiche quotidiane, gli aspetti fiscali e burocratici, quelli economici e di marketing.

La formazione include tutte le competenze relative ai cuccioli e alle loro necessità e possibili problematiche, le tematiche della nutrizione di cuccioli, cuccioloni, adulti e femmine gravide.

Molta attenzione viene dedicata anche ai temi del benessere del cane, alle sue esigenze in base a taglia e tipologia, alle principali problematiche comportamentali.

Non mancano ovviamente le parti dedicate alla conoscenza delle principali patologie organiche che possono colpire il cane in generale, quelle più specifiche delle diverse razze o conseguenti a determinate attività fisiche e quelle indotte da fattori esterni come i parassiti.

Il corso

Il corso, che dura 12 giornate piene suddivise in quattro sessioni di tre giorni ciascuna il venerdì, sabato e domenica, si conclude con la progettazione personalizzata dell’allevamento ideale di ciascun partecipante e, per chi è interessato, con l’esame di Certificazione europea FCC Professional Purebreed Dog Breeder.

Infine, un dettaglio che fa la differenza: nel comprensorio de “Il Biancospino” si trova il rinomato allevamento “Welsea” di Paola Daffunchio, dedicato alla selezione di Golden Retriever e Samoiedo. Per degli aspiranti allevatori, un’occasione eccezionale per toccare con mano come si lavora in un allevamento-modello!

Come abbiamo spiegato, il corso offre un percorso formativo solido e impegnativo, molto ricco e approfondito, che consente di ottenere, attraverso lo studio, le competenze indispensabili per operare come necessario, e come piace a noi di Dogsportal.it, nel delicato settore della selezione del cane di razza. 

L’edizione 2024 del corso allevatori de “Il Biancospino” parte il 10 maggio prossimo, in presenza e online.

Per informazioni e iscrizioni

“Il Biancospino”: Tel 0383.83.000 oppure 335.63.57.789 – info@ilbiancospino.it visita www.ilbiancospino.it

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