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Aromaterapia per cani: che cos’è e quando si usa?

L’aromaterapia è un metodo olistico di supporto alla salute fisica ed emotiva. Pur essendo nata ed essersi sviluppata in tempi storici lontani, ha iniziato ad essere riconosciuta e ad affermarsi solo all’inizio del ‘900, quantomeno in campo umano. 

Parliamo di aromaterapia nel cane, con il contributo di FIORENZA MERATI Aromaterapeuta per cani e Educatrice cinofila: per il benessere del cane e la consapevolezza del proprietario

È solo nella seconda metà del ‘900 che inizia a svilupparsi anche come pratica a favore degli animali, in particolare agli animali domestici e di quelli tenuti in cattività. Quelli cioè che vivono in condizioni di avere contatti limitati con la natura e con quelle che sono le piante e le erbe da cui potrebbero trovare giovamento.

Questo è avvenuto grazie alla nascita della zoofarmacognosia prima e della zoofarmacognosia applicata poi.

La zoofarmacognosia è un ramo dell’etologia che studia come gli animali si automedicano in natura. Osservando gli animali selvatici, si è visto come essi siano in grado di lenire alcune situazioni di malessere fisico, selezionando delle specifiche piante, erbe o terra, che  cercano e trovano nel loro ambiente naturale.

La zoofarmacognosia si evolve in zoofarmacognosia applicata nel momento in cui le piante (sotto forma di oli essenziali, idrolati, macerati e erbe secche) e altri rimedi vengono messi a disposizione degli animali domestici e degli animali che vivono in cattività.

Questi animali infatti non hanno possibilità di accesso diretto alle piante o ai terreni che possono svolgere azione medicinale nei loro confronti.

Quindi, se parliamo dei nostri cani, con la zoofarmacognosia applicata si portano i rimedi della natura al cane, non potendo il cane andare a cercarli direttamente in natura.

Restringendo ulteriormente l’ambito in cui la natura può avere un effetto positivo sul benessere del cane, arriviamo all’aromaterapia per cani, che rappresenta quella parte della zoofarmacognosia applicata che aiuta e supporta i cani nella loro parte emotiva ed emozionale, grazie all’utilizzo di oli essenziali e idrolati. 

Quali problemi risolve l’aromaterapia?

L’aromaterapia aiuta i cani ad affrontare e superare possibili traumi del passato, quelli che segnano e condizionano l’emotività del cane in qualunque loro attività. Ma anche blocchi emotivi legati alla genetica, che i cani ereditano dalla madre o da esperienze negative nei primi mesi di vita.

In caso di paure che rendono al cane difficile l’interazione con le situazioni che lo circondano l’aromaterapia diventa un supporto davvero incredibile, come se il cane trovasse in sé la forza di affrontare e superare la paura.

Io lo considero infatti come un lavorare dall’interno.

Gli oli essenziali, favoriscono il rilascio di ormoni e endorfine, facilitando così la risoluzione di un problema di tipo emotivo e in supporto di possibili difficoltà.

L’utilizzo degli oli essenziali in questo modo rende più semplice il lavoro dall’esterno che viene portato avanti attraverso percorsi di educazione e miglioramento della relazione cane-proprietario.

È l’altra faccia della medaglia. È quella parte emotiva del cane su cui, con i metodi tradizionale di educazione, anche quelli che fanno leva su relazione ed emozioni, non si riesce ad andare oltre un certo limite. Gli oli essenziali ci permettono di superare questo limite e di aiutare i cani a sciogliere quei blocchi che altrimenti si porterebbero dietro per tutta la vita senza mai risolverli.

Oltre a questo, l’aromaterapia è anche una lente di ingrandimento sulle emozioni del cane. Permette di individuare la vera natura di un problema e quindi di pianificare in maniera più corretta e mirata il percorso di educazione. 

Ma il lavoro grande, almeno per quel che riguarda la mia attività e la mia esperienza personale, è il supporto per la risoluzione di problemi emotivo-comportamentali. Non risolvibili altrimenti.

Mesi fa sono stata contattata da una persona con un problema di gestione del cane, in ambienti dove prima il cane non mostrava alcun problema. Secondo la proprietaria c’era stato un trauma che aveva bloccato il cane. Motivazione che poteva essere corretta, visti gli atteggiamenti del cane.

Ma la selezione degli oli essenziali da parte del cane, ha evidenziato una situazione di tensione emotiva più che di trauma. Per cui, analizzando la quotidianità, la routine del cane e alcune situazioni che il cane viveva nel momento presente abbiamo evidenziato qual era la causa che la mandavano in crisi. Non c’era un problema a livello di trauma passato o recente, ma tensione emotiva che si era nel tempo accumulata a causa di elementi della quotidianità del cane che l’hanno portata lentamente all’insofferenza. Essendo stato un processo lento e graduale, la proprietaria non era riuscita ad accorgersi dell’evoluzione del malessere del cane e lo aveva associato a un evento da lei considerato traumatico per il cane.

Per cui, oltre al lavoro con l’aromaterapia, sono stati introdotti dei cambiamenti nella gestione del cane che hanno permesso di migliorare la vita ad entrambe, cane e proprietaria.

Questo ci ricorda che il trauma è qualcosa di soggettivo. Ciò che noi pensiamo possa segnare l’emotività del nostro cane, può non essere vissuta come tale da lui. Può capitare che ci sfugga la reale causa del malessere del nostro cane, soprattutto se lo abbiamo sempre sotto gli occhi e non ci accorgiamo dei piccoli cambiamenti che avvengono giorno dopo giorno.

Mettersi negli occhi e nel cuore del cane non è sempre così immediato e facile. 

Come funziona l’aromaterapia per cani?

È un percorso che coinvolge il cane in prima persona, ma di riflesso anche il proprietario.

Viene data la possibilità al cane di scegliere uno o più oli essenziali che lui sente essere più utili per metabolizzare il suo problema. Attraverso il percorso tracciato dagli oli essenziali che il cane selazione, si vanno a sciogliere, uno dopo l’altro, i blocchi emotivi che si sono creati dentro di lui e che influenzano il suo comportamento.

Quello che noi vediamo dall’esterno e consideriamo problema comprtamentale, non è altro che la manifestazione esterna del disagio emotivo che il cane prova e vive in quel momento.

Il primo passo è un questionario approfondito fatto al proprietario che mi permette di creare una base di partenza, un’idea di quelle che possono essere le principali difficoltà che sta attravesando il cane. È da qui che parto con la selezione dei primi oli essenziali da proporre al cane. 

In base a quello che mi racconta il proprietario, ipotizzo una possibile causa del malessere del cane e scelgo gli oli essenziali più adatti a lavorare su quel problema. Questi oli essenziali vengono proposti al cane, uno alla volta. 

In base alle reazioni e alle risposte del cane ai primi oli essenziali proposti, riesco a capire se la strada intrapresa è quella corretta oppure se il cane mi fa capire che i primi oli essenziali proprosti non sono adatti a lui e devo cambiare approccio.

Mi lascio guidare dalle risposte del cane fino a selezionare l’olio essenziale che risulta essere il più adatto al cane in quel momento. Le reazioni di apprezzamento vereso certi oli essenziali o di disinteresse verso altri, sono i segnali che mi portano a scegliere quell’olio essenziale.

Il difficile è leggere le risposte dei cani, perché alcune sono molto sottili e serve una grande capacità di osservazione dei cani. Tanto che, quando anni fa ho iniziato a praticare l’aromaterapia sui cani, ho passato un periodo in cui mi sembrava di non essere più in grado di leggere i cani. Ho avuto il dubbio di non averli mai capiti né letti correttamente. Le reazioni possono essere molto più particolari e sottili della normale comunicazione. Ed è relativamente semplice, per un occhio inesperto, confondere un piccolo segnale di apprezzamento con un segnale di non accettazione di un olio essenziale.

L’aromaterapia insegna a guardare i cani nei minimi dettagli.

Se non sai osservare, hai l’impressione che non succeda niente. Ma quando impari ad osservare, vedi dettagli che prima erano invisibili e la meraviglia diventa immensa e coinvolgente.

Dopo che il cane ha scelto l’olio essenziale, lascio che quest’ultimo faccia il suo lavoro. Lo metto a disposizione del cane per il tempo in cui mi fa capire che ha piacere di annusarne profumo e azione. Durante l’inlazione, l’olio essenziale entra nelle narici del cane fino ad arrivare alla parte limbica del cervello, dove stimola la produzione di quegli ormoni o endorfine di cui il cane ha maggiore bisogno per ritrovare il suo equilibrio emotivo.

Spesso quando le emozioni negative sono molto profonde o stratificate nel tempo, vanno affrontate una alla volta. E nonostante la naturale predisposizione dei cani a voler risolvere i loro problemi, è necessario affrontarle concedendo al cane il giusto tempo. Per cui il più delle volte, una sola sessione non basta. Sono necessarie una serie di sessioni in modo che il cane riesca a togliere uno strato alla volta del suo malessere, fino ad arrivare al nocciolo del problema e a sciogliere quello.

Come vengono somministrati gli oli essenziali al cane?

Il più delle volte il cane li richiede per inalazione. È sufficiente aprire la boccetta e permettere al cane di annusarne il profumo per il tempo che desidera. Può essere per pochi istanti o per svariati minuti. Anche in questo caso, la lettura del cane è fondamentale per capire quando è il momento di fermarsi e non continuare a somministrare un olio essenziale.

Alcuni cani, come i bassotti (con cui io adoro lavorare), sono molto diretti e sfacciati nelle loro scelte e comunicazioni. Quando sono davanti a un bassotto, so già che lui andrà diretto verso l’olio essenziale che gli serve per stare meglio. Altri cani invece sono talmente discreti da portarmi ad imparare in pochissimo tempo a fare attenzione alla loro mimica, ai piccoli impercettibili segnali degli occhi e alle espressioni che compaiono sul muso per pochi velocissimi istanti.

Ci tengo a precisare che far inalare un olio essenziale al cane non significa mai utilizzare un diffusore. Con i cani (e ancora di più se abbiamo anche un gatto in casa) è bene evitare di diffondere un olio essenziale.

Ma se per qualunque motivo decidiamo di farlo, è importante lasciare la massima libertà al nostro cane di uscire dalla stanza in cui stiamo diffondendo un olio essenziale. Non è mai una buona scelta obbligare un cane a inalare un olio essenziale più di quanto vorrebbe, perché rischiamo effetti collaterali negativi come irritazione e nervosismo da parte del cane, quindi praticamente l’opposto di quello che cerchiamo quando ci affidiamo all’aromaterapia.

È per la stessa ragione che è sempre bene evitare di applicare gli oli essenziali sul pelo del cane, obbligandolo a inalare continuamente il suo profumo e di conseguenza la sua azione.

Vi è mai capitato di mettervi un profumo e dopo un po’ essere infastiditi dal dover continuare a sentire quella fragranza? È quello che può succedere nel momento in cui obbligate il cane a inalare un olio essenziale che lui percepisce come fastidioso.

Troppe volte pensiamo che ciò che piace a noi, può piacere anche al nostro cane. Non è così. L’apprezzamento di un olio essenziale è qualcosa di molto soggettivo.

Personalmente non amo per niente l’olio essenziale di Valeriana. Ma tanti cani con cui lavoro lo apprezzano e lo cercano, e non è raro che decida di lasciarne qualche goccia al proprietario con le indicazioni di come utilizzarlo con il loro cane. Ecco, immancabilmente mi sporco le dita con una piccola quantità di quell’olio essenziale, e il suo profumo mi accompagna per tutto il tempo che permane sulla mia mano, dandomi non poco fastidio ogni volta che ne percepisco l’odore. Finché finalmente non riesco a liberarmene.

Nella maggior parte dei casi, il cane chiede solo di inalare un olio essenziale, raramente chiede di ingerirlo o di averne qualche goccia sul pelo o sulla pelle. In genere, in queste situazioni, il cane riesce a farsi capire, tramite i suoi movimenti e atteggiamenti.

In questo caso, provvedo sempre a diluire l’olio essenziale in un olio vettore come del semplice olio di semi di girasole, perché gli oli essenziali possono essere irritanti per cute e mucose e non vanno mai ingeriti o applicati puri.

Com’è possibile che l’inalazione di un olio essenziale aiuti il cane a superare un problema emotivo?

È tutta una questione di chimica. L’olio essenziale è costituito da diversi componenti, che vengono intercettati dal sistema olfattivo del cane per essere veicolati ai recettori olfattivi. Questi recettori trasformano il segnale chimico dei componenti dell’olio essenziale in segnale elettrico che raggiunge il sistema limbico, la sede della memoria e delle emozioni. Qui, il segnale elettrico prodotto dagli oli essenziali favorisce il rilascio di endorfine e ormoni che permettono al cane di rilassarsi se si trova in uno stato ansioso o di paura, trovare un equilibrio emotivo più stabile o attivarsi se in preda ad apatia o a qualche sorta di blocco.

La reazione interna, associata al rilascio di ormoni indotta dagli oli essenziali, si manifesta con un cambiamento dal punto di vista comportamentale da parte del cane. Il fatto che diventi più rilassato, più sereno o più attivo, dipende da ciò di cui ha bisogno il cane. Ed è proprio ciò di cui ha bisogno che lo spinge a soffermarsi su un olio essenziale anziché su un altro.

È l’istinto che guida il cane nella scelta.

Se ci fate caso però, succede anche a noi. Se siamo attratti da un olio essenziale in particolare, può essere che in quel momento ci troviamo in uno stato emotivo per cui l’azione di quel particolare olio essenziale può essere utile. Non è mai una scelta dovuta al caso o una questione di gusto, c’è una ragione più profonda dietro.

Gli oli essenziali non fanno male al cane? Che precauzioni è bene seguire nel caso di un loro utilizzo?

Utilizzati nel modo corretto gli oli essenziali non fanno alcun male al cane. È il fatto di utilizzarli correttamente che fa sì che non procurino danni o effetti collaterali. Il fatto che siano naturali, biologici e puri non significa che siano innocui. È per questo che vanno utilizzati con la massima cura e attenzione.

Per cui, se vediamo degli effetti negativi, sia a livello fisico che comportamentale, è molto probabile che abbiamo commesso degli errori nel loro utilizzo. Allo stesso modo, se non vediamo alcun effetto, nemmeno quelli positivi che stiamo cercando, può essere che stiamo utilizzando un olio essenziale non adatto a risolvere il malessere del cane.

Queste di seguito sono alcune regole per utilizzare correttamente gli oli essenziali:

  • Rispettate sempre le scelte e i tempi del cane. Se il cane sceglie un certo olio essenziale e lo chiede per un certo lasso di tempo, non dobbiamo imporre un altro olio essenziale o quell’olio essenziale per tempi più lunghi di quelli richiesti dal cane. Il cane sa autoregolarsi, se eccediamo con gli oli essenziali rischiamo di vanificare gli effetti positivi che questi possono apportare al suo benessere.
  • Fate molta attenzione se il cane sta prendendo dei farmaci. Gli oli essenziali possono fare interferenza con i farmaci, aumentandone o riducendone l’azione. È bene non somministrare oli essenziali al cane almeno per due-tre ore dopo o due-tre ore prima del momento in cui il cane ha assunto il farmaco.
  • Permettete al cane di uscire dalla stanza in cui decidete di diffondere un olio essenziale per il vostro personale piacere o benessere. Quell’olio essenziale potrà essere utile a voi e molto gradevole per voi, ma può non esserlo per il vostro cane.
  • Non imponete mai nessun olio essenziale applicandoli sul pelo del cane. Se proprio vogliamo utilizzare dei rimedi naturali come antiparassitari o per risolvere dei problemi di tipo cutaneo, meglio utilizzare i più sicuri idrolati, con cui abbattiamo il rischio di effetti collaterali. 

Gli effetti degli oli essenziali perdurano nel tempo?

L’aromaterapia rappresenta uno strumento importante per supportare il cane che si trova ad affrontare una situazione di disagio.

Gli effetti dell’olio essenziali perdurano per tempi più o meno lunghi in funzione del problema del cane e in base agli eventi che colpiscono il cane nel lasso di tempo che intercorre tra una sessione e l’altra. 

Se consideriamo un trauma o la paura di qualcosa, è possibile aiutare il cane ad affrontare e superare quella situazione attraverso un percorso di aromaterapia, durante il quale verranno individuati uno o più oli essenziali che rappresentano la chiave per quel cane per superare il suo disagio. Così che nel momento in cui il cane dovesse affrontare una situazione che fa riaffiorare il trauma, come un effetto di flash back, gli oli essenziali individuati durante il suo percorso, rappresenteranno la soluzione. Utilizzando quegli oli essenziali è possibile far nuovamente superare il disagio al cane e pemettergli di ritrovare il suo equilibrio.

Ad esempio nei cani che hanno paura dei temporali, il percorso di aromaterapia permette di individuare gli oli essenziali che per quel cane risultano essere più adatti ad affrontare il problema. Dovesse capitare un temporale improvviso, particolarmente intenso che fa riaffiorare la paura nel cane, il proprietario ha la possibilità di aiutare il suo cane a portata di mano. Proprio in quegli oli essenziali che il cane ha selezionato durante il suo percorso.

In altre situazioni invece il problema può essere deifinitivamente risolto. Ad esempio nel caso in cui il problema sia insorto in seguito a un trauma o un’esperienza negativa. Questo può essere garantito soprattutto se il proprietario applica le regole comportamenteli e relazionali che permettono al cane di mantenere l’equilibrio raggiunto o recuperato.

Posso scegliere tra aromaterapia e percorso educativo?

Percorso educativo e percorso in aromaterapia sono le due facce di una stessa medaglia. Il percorso di aromaterapia rende più semplice e agevole il percorso educativo, allo stesso tempo il percorso educativo rende più duraturo e solido il percorso di aromaterapia.

Il percorso educativo è importante, soprattutto per la persona, perché impari a relazionarsi correttamente con il cane e diventi di conseguenza un effettivo e valido punto di riferimento per lui. L’aromaterapia invece lavora direttamente sulle emozioni e sulla memoria del cane.

Gli oli essenziali da soli, possono fare un lavoro davvero profondo e intenso. Ma senza il supporto della persona che assiste e segue il cane, può succedere che ciò che gli oli essenziali fanno dall’interno, venga smontato da ciò che la persona fa, o non fa, dall’esterno.

Per avere risultati tangibili e duraturi è necessario l’equilibrio tra l’azione degli oli essenziali e il percorso educativo, in modo da garantire la massima coerenza comunicativa con il cane.

Ricordate sempre: questo articolo fornisce informazioni generali sul benessere del cane, ma non sostituisce mai il supporto competente e diretto di un medico veterinario. In caso di necessità o dubbi sulla salute del vostro amico a quattro zampe, rivolgetevi sempre ad un medico veterinario

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