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Olio di CBD al cane? Un prezioso alleato, ma non si improvvisa!

Sempre più spesso leggo, in diversi gruppi cinofili….che viene usato l’olio di CBD per i propri cani.

In questo articolo è bene fare qualche riflessione sul tema: Olio di CBD al cane? Ben venga, ma l’impressione è che ci sia parecchio Fai Da Te perché “il mio addestratore ha detto che funziona”, “tanto male non fa”, ecc… fino ad arrivare a qualche giorno fa, quando trovo una risposta ad un post che chiedeva quali tipi di integratori gli altri utenti usassero per i loro cani anziani e trovo, tra le altre, il CBD.

Niente di male, ma alla domanda del perché, la risposta è stata, un po’ scocciata

“mi hanno detto che fa bene”

Da veterinario che si occupa di fisiatria nel cane e che si avvale della medicina integrata, l’olio di CBD è un prezioso alleato, ma non deve essere considerato la panacea di tutti i mali e presuppone uno studio in materia da parte di chi consiglia questo prodotto.

Olio di CBD al cane

Vero è che esistono sia preparazioni galeniche (fatte dal farmacista su prescrizione da parte del veterinario) che prodotti di libera vendita e questo crea molta confusione e dà spazio all’improvvisazione.

Lasciando da parte il discorso del preparato galenico, facciamo un esempio con quello che accade per i prodotti di libera vendita in umana, i cosiddetti farmaci da banco.

Posso dare l’olio di CBD al mio cane?

Posso tranquillamente acquistare senza ricetta farmaci come l’aspirina o la tachipirina, ma non è che le si assuma senza criterio (o perlomeno così dovrebbe essere).

Con l’olio di CBD, che sta riscuotendo un grande interesse, invece, c’è il rischio di fare pasticci, da qui la preghiera di evitare il più possibile l’improvvisazione.

(anche perché all’interno della confezione non esiste un foglietto illustrativo con i dosaggi e non si deve andare a casaccio) e di rivolgersi ad un veterinario formato in materia, che sappia utilizzarlo in base alle problematiche del cane.

Inoltre nel mare magnum dell’offerta presente sul mercato esistono diverse formulazioni, a diverse concentrazioni e con caratteristiche di sicurezza (ad esempio, come l’assenza di metalli pesanti e altri contaminanti) che non tutti sono in grado di fornire.

Dopo questa premessa necessaria andiamo a vedere che cosa sia questo olio di CBD e perché il suo utilizzo sia così interessante.

Il CBD (cannabidiolo) è una sostanza presente nella pianta Cannabis sativa. Il CBD è solo uno delle oltre 800 molecole che compongono il cosiddetto fitocomplesso.

Che cos’è il fitocomplesso?

E’ l’insieme dei composti chimici di una pianta che le conferiscono le specifiche proprietà terapeutiche per cui viene utilizzata. Nello specifico, il CBD si lega a particolari recettori presenti nell’organismo che si trovano nel sistema nervoso centrale (CB1) e in altre localizzazioni correlate con il sistema immunitario (CB2). Il CBD non ha effetto psicoattivo, quindi, non avrete un cane “sballato”, timore di molti proprietari. L’effetto psicoattivo è dato dal THC, non dal CBD.

L’effetto terapeutico è sicuramente dato dal CBD, ma studi recenti e anche dati empirici derivati dalla mia esperienza clinica, ci dicono che i prodotti cosiddetti fullspectrum, sembrano avere un’efficacia maggiore.

Che cosa sono?

Sono delle formulazioni contenenti CBD (a diverse concentrazioni, per esempio 5 o 10%), ma anche tutto quell’insieme di molecole che, come dicevamo prima, costituiscono il fitocomplesso della cannabis, THC escluso.

Perché sembrano essere migliori?

Abbiamo sicuramente dei dati scientifici sull’efficacia del CBD come singola molecola, tuttavia la letteratura è ancora poca e, probabilmente, gli altri composti aiutano il CBD ad agire oppure essi stessi hanno degli effetti terapeutici.

Siamo ancora agli inizi.

Nonostante gli effetti psicotropi e terapeutici della cannabis siano noti da migliaia di anni, le pubblicazioni scientifiche che abbiano una rilevanza in ambito medico non sono molte.

Quali sono le patologie che possono beneficiare dell’olio di CBD al CANE?

Olio di CBD al cane

Sono parecchie: artrosi, deficit cognitivi del cane anziano, patologie neurologiche (ictus, mielopatia degenerativa, epilessia, neuriti), ansia, stress, dermatiti, patologie autoimmuni, dolore oncologico.

Come dicevo, può sembrare la panacea di tutti i mali, ma, invece, deve essere visto come un prezioso alleato, un’arma in più da utilizzare nel carnet di quelle a nostra disposizione.

Come dicevo, io la uso in ambito di medicina integrata.

Occupandomi di riabilitazione, se devo trattare un cane anziano che ha dolore, lo utilizzo assieme alle tecniche di fisioterapia per il cane come tecar e idroterapia e spesso ne ho un beneficio in termini, non solo di riduzione del livello della percezione del dolore, ma anche di miglioramento dello stato mentale del cane.

Continuo, comunque, ad usare anche altri integratori come, ad esempio, i condroprotettori per cani

E’ un nuovo meraviglioso capitolo della medicina, bisogna conoscere e non abusarne!

Annalisa Ferri

Mi chiamo Annalisa Ferri e sono un Medico Veterinario. La mia storia professionale in questo campo parte da lontano… ero ancora all’università e mi appassionava molto la neurologia ed un professore mi disse “per essere un bravo neurologo devi essere un bravo ortopedico!”. Purtroppo l’ortopedia, per come mi era stata presentata era sostanzialmente chirurgia e questo lato non mi piaceva. Per conto mio ho incominciato a fare ricerche e ho scoperto che negli USA esisteva una branca della Medicina Veterinaria che si occupava di animali sportivi e di riabilitazione post trauma o post intervento. Mi si era aperto un mondo, sapevo che lì volevo andare a parare, a costo di essere un pioniere; ma da noi, in università, non se ne era mai parlato.

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